Quanto valgono i boschi? Il tesoro dei servizi ecosistemici delle foreste italiane

quanto valgono i boschi?

Quanto valgono i boschi? Il tesoro dei servizi ecosistemici delle foreste italiane

Dalle montagne alle città, i boschi italiani offrono molto più di quanto immaginiamo: regolano il clima, proteggono il suolo, ospitano la biodiversità e migliorano la nostra salute. Ma quanto vale tutto questo? Un viaggio tra scienza, economia e natura per scoprire il valore concreto delle foreste.

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Quanto valgono i boschi? Il tesoro dei servizi ecosistemici delle foreste italiane

Dalle montagne alle città, i boschi italiani offrono molto più di quanto immaginiamo: regolano il clima, proteggono il suolo, ospitano la biodiversità e migliorano la nostra salute. Ma quanto vale tutto questo? Un viaggio tra scienza, economia e natura per scoprire il valore concreto delle foreste.

quanto valgono i boschi?

Il valore reale dei boschi

Quando pensiamo a una foresta, spesso ci vengono in mente gli alberi, il legname, magari i funghi o le castagne. Ma i boschi italiani, che coprono più di un terzo del territorio nazionale, svolgono molte altre funzioni essenziali per la nostra vita quotidiana. Regolazione climatica, conservazione della biodiversità, protezione dal dissesto idrogeologico, purificazione dell’aria e dell’acqua, opportunità di svago e benessere: sono solo alcuni dei servizi ecosistemici che le foreste forniscono ogni giorno, in modo concreto e misurabile. 

Un valore che si può contare

Ogni anno, in Italia, il consumo di suolo genera una perdita economica significativa legata alla riduzione dei servizi ecosistemici. Secondo l’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA), tra il 2012 e il 2017 questi danni sono stati valutati tra 1,66 e 2,13 miliardi di euro all’anno, con una perdita media di 36.000–42.000 euro per ettaro di suolo trasformato. Dati ancora più recenti, contenuti nell’ultimo rapporto SNPA/ISPRA (2024), indicano che circa il 40% del nuovo consumo di suolo avviene in aree urbane, a un ritmo di 20 ettari al giorno, pari a oltre 72 km² in un anno. 

L’impatto economico non si limita al suolo perso: secondo l’ERSAF, la sola riduzione della capacità del terreno di assorbire acqua – il cosiddetto effetto spugna – costa al Paese oltre 400 milioni di euro all’anno. Se si considerano tutti i servizi ecosistemici persi tra il 2006 e il 2023, la perdita media annua è stimata tra 7 e 9 miliardi di euro, con un capitale naturale complessivamente compromesso pari a 19–25 miliardi (ISPRA). 

Un’analisi pubblicata su Formiche.net avverte che, se il trend attuale di consumo (pari a 2 m² al secondo) dovesse proseguire fino al 2030, il costo totale per l’Italia potrebbe superare 81–99 miliardi di euro. Questi numeri ci ricordano che tutelare le foreste non è solo una scelta ambientale, ma anche una scelta economica intelligente.

Quattro tipi di servizi, un solo sistema

Come ben sappiamo le foreste non si limitano a fornire risorse materiali: svolgono un insieme complesso di funzioni che, nel loro insieme, prendono il nome di servizi ecosistemici. La scienza li suddivide in tre grandi categorie, tutte strettamente interconnesse.

1) Servizi di approvvigionamento

Sono i più tangibili e spesso i primi a cui pensiamo: legname, frutti del sottobosco, funghi, erbe officinali, ma anche acqua potabile e biomassa per energia. Questi beni naturali rappresentano una fonte diretta di sostentamento economico e alimentare per molte comunità, soprattutto in aree rurali e montane. Il loro utilizzo sostenibile è alla base di molte filiere forestali, agroalimentari ed erboristiche.

2) Servizi di regolazione

Meno visibili ma fondamentali, comprendono tutti quei processi naturali che mantengono l’equilibrio ambientale: l’assorbimento della CO₂ e la regolazione del clima, il ciclo dell’acqua e la protezione contro l’erosione del suolo, la purificazione dell’aria e delle acque sotterranee, la mitigazione delle inondazioni. Le foreste agiscono come infrastrutture ecologiche che rendono i territori più sicuri e resilienti, riducendo i danni da eventi estremi e i costi per i servizi pubblici.

3) Servizi culturali

Oltre alla funzione ecologica, le foreste hanno un impatto diretto sul benessere psicofisico delle persone. Offrono spazi per camminare, meditare, praticare sport, osservare la natura. Sono luoghi di ispirazione, spiritualità, educazione ambientale e coesione sociale. Il contatto con gli ambienti naturali è oggi riconosciuto da numerosi studi come un fattore protettivo per la salute mentale e fisica.

4) Servizi di supporto

I servizi di supporto, noti anche come funzioni ecologiche o “servizi intermedi”, sono i processi di base che garantiscono il funzionamento degli ecosistemi e rendono possibili tutti gli altri servizi ecosistemici. Pur non generando benefici diretti per l’uomo, come cibo o acqua potabile, sono indispensabili: regolano cicli naturali, sostengono la biodiversità, rigenerano i suoli e mantengono l’equilibrio degli habitat. Senza di essi, nessun altro servizio ecosistemico potrebbe esistere. 

Chi sostiene questi servizi?

Negli ultimi anni, anche in Italia si sta parlando sempre più concretamente di PES – Pagamenti per i Servizi Ecosistemici: strumenti economici che permettono di riconoscere e remunerare il valore dei benefici offerti dalla natura. L’idea è molto efficace: chi trae vantaggio dai servizi ecosistemici – come aziende, enti pubblici, cittadini o intere comunità – può contribuire attivamente alla loro tutela, sostenendo chi quei servizi li mantiene attraverso una gestione responsabile del territorio. 

È un cambiamento di prospettiva importante: si passa dal considerare la natura come un bene gratuito e scontato, a valorizzarla come una risorsa da sostenere e premiare. I PES possono tradursi, ad esempio, in incentivi economici per i gestori forestali che conservano habitat naturali, per gli agricoltori che adottano pratiche rigenerative, o per i Comuni che tutelano foreste periurbane come infrastrutture verdi a servizio della collettività. 

In questo modo, si crea un circolo virtuoso che coinvolge attori pubblici e privati, promuove la responsabilità ambientale e aiuta a costruire un’economia più equa, attenta ai beni comuni. Perché la natura fornisce servizi essenziali ogni giorno – dal filtrare l’acqua al stabilizzare il clima – e chi contribuisce a mantenerla in salute merita il giusto riconoscimento. 

Proteggere le foreste è un investimento

Robin Wood è al tuo fianco per supportarti nella scoperta e nell’applicazione dei Pagamenti per i Servizi Ecosistemici (PES). Se desideri approfondire come questi strumenti possano essere integrati nei tuoi progetti o conoscere le nostre iniziative concrete per la tutela e valorizzazione degli ecosistemi, contattaci. Siamo pronti a condividere la nostra esperienza e a collaborare per costruire insieme soluzioni sostenibili e innovative per il futuro del pianeta. 

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