Che cosa significa “Nature Positive”?
Che cosa significa “Nature Positive”?
Il concetto "Nature Positive" sta diventando centrale nel dibattito ambientale, spingendo aziende e governi ad adottare un approccio rigenerativo per contrastare la crisi ecologica. Cambiamenti climatici, perdita di biodiversità e degrado degli ecosistemi richiedono azioni concrete e collaborative. Scopri come questo nuovo paradigma punta a invertire questa situazione emergenziale e come diventare “Nature Positive Heroes”.
Che cosa significa “Nature Positive”?
Il concetto "Nature Positive" sta diventando centrale nel dibattito ambientale, spingendo aziende e governi ad adottare un approccio rigenerativo per contrastare la crisi ecologica. Cambiamenti climatici, perdita di biodiversità e degrado degli ecosistemi richiedono azioni concrete e collaborative. Scopri come questo nuovo paradigma punta a invertire questa situazione emergenziale e come diventare “Nature Positive Heroes”.
La biodiversità è in pericolo: cosa dicono i numeri?
Il nostro pianeta sta affrontando una crisi ambientale senza precedenti. Cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, degrado del suolo e inquinamento minacciano gli ecosistemi da cui dipendiamo. La natura ci offre servizi essenziali come aria pulita, acqua potabile, cibo e regolazione del clima, ma queste risorse si stanno deteriorando rapidamente. Negli ultimi 50 anni, le popolazioni animali globali sono diminuite del 68% (Living Planet Report 2020 del WWF), mentre l’80% delle terre emerse è stato modificato (Global Biodiversity Outlook 2020 delle Nazioni Unite). Proteggere e ripristinare almeno il 30% dei sistemi terrestri e marini entro il 2030 è cruciale e richiede l’adozione di modelli di produzione e consumo sostenibili. Aziende, governi e cittadini devono collaborare per ridurre le emissioni, fermare la distruzione degli habitat e ristabilire l’equilibrio tra uomo e natura.
“Nature Positive”: ripensare un futuro più sostenibile
Nato originariamente in ambito accademico, il concetto di “Nature Positive”, ha rapidamente assunto un ruolo centrale come strategia concreta adottata da governi e aziende. Nel 2020, il World Economic Forum ha lanciato l’iniziativa “Nature Positive”, evidenziando come oltre la metà del PIL globale dipenda dalla natura. Anche le Nazioni Unite hanno integrato questo concetto nei loro obiettivi di sviluppo sostenibile, puntando a fermare e invertire la perdita di biodiversità.
Ma cosa significa davvero intraprendere un percorso “Nature Positive”?
Questo approccio rappresenta un cambio di paradigma rigenerativo, che va oltre la semplice riduzione delle emissioni o la limitazione dell’impatto negativo delle attività umane. L’obiettivo principale è invertire il degrado ambientale, ripristinando la salute degli ecosistemi, proteggendo la biodiversità e assicurando che le risorse naturali siano non solo conservate, ma anche rigenerate.
Verso il modello “nature positive”: le iniziative politiche e aziendali
Oggi molte aziende seguono questo percorso investendo in progetti di rigenerazione della natura, ripristino delle foreste, protezione degli oceani e agricoltura rigenerativa. I leader mondiali hanno sottoscritto accordi per sviluppare filiere produttive più sostenibili, conservare gli ecosistemi e migliorare l’uso delle risorse naturali.
L’Accordo di Parigi del 2015 ha fissato l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a meno di +2°C, idealmente +1,5°C, entro il 2050. Per raggiungerlo, è necessario raggiungere il “net zero”, bilanciando le emissioni di gas serra. Parallelamente, l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite prevede 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) per un mondo equo. Rete Clima nel suo articolo pone in evidenza come lo studio “Embracing a Global Goal for Nature” propone di ripristinare gli ecosistemi entro il 2050 per fermare la perdita di biodiversità e contrastare il cambiamento climatico in atto. Questo inter prevede tre passaggi temporali cruciali misurabili:
- Zero net loss, a partire dal 2020 i governi e le aziende mirano a non perdere più biodiversità attraverso politiche che incentivano la conservazione e il ripristino degli ecosistemi.
- Net positive, nel 2030 dobbiamo avere “più natura” di quella di adesso.
- Full recovery, recupero completo entro il 2050.
Gli obiettivi di proteggere la biodiversità e ripristinare gli ecosistemi degradati sono molto ambiziosi, specialmente considerando l’aumento costante della popolazione globale, ma non sono irraggiungibili. Come evidenziato da Rete Clima, gli scienziati raccomandano di preservare almeno il 30% delle aree terrestri, marine e d’acqua dolce, oltre a ripristinare i paesaggi compromessi dall’attività umana. Questi sforzi dovrebbero essere accompagnati da una transizione verso modelli di produzione e consumo più sostenibili, essenziali per garantire un equilibrio duraturo con l’ambiente.
All’interno di questo ampio scenario Robin Wood si impegna a contribuire attivamente alla transizione verso un modello “Nature Positive”.
Perché diventare Nature Positive Heroes?
Come abbiamo visto, garantire la stabilità delle risorse fondamentali da cui dipendiamo è possibile. Per Robin Wood, essere “Nature Positive Heroes” significa assumere la leadership nella creazione di un futuro rigenerativo per il nostro pianeta e per il nostro territorio.
Attraverso i nostri progetti di gestione forestale sostenibile e le nostre foreste aziendali, stiamo supportando le aziende nel loro percorso verso una sostenibilità duratura. Le aziende che decidono di intraprendere questo percorso non solo dimostrano il loro impegno verso l’ambiente, ma si posizionano anche strategicamente nel mercato globale. Adottare pratiche sostenibili può ridurre i costi operativi attraverso una gestione più efficiente delle risorse e una minore dipendenza da materiali non rinnovabili. Inoltre, con l’aumento della consapevolezza ambientale tra i consumatori, le aziende sostenibili attraggono clienti che preferiscono marchi responsabili. Questa filosofia permette anche di accedere a finanziamenti e investimenti sostenibili, poiché sempre più investitori cercano opportunità in aziende con un impatto positivo sull’ambiente. Infine, l’allineamento con i valori di sostenibilità può migliorare la reputazione del marchio e fidelizzare i clienti, generando così un vantaggio competitivo durevole nel tempo.
In sintesi, diventare “Nature Positive” non è solo una scelta etica, ma un passo strategico verso la prosperità aziendale in un mercato sempre più orientato verso la sostenibilità.