Prevenzione degli incendi boschivi: strategie e progetti per la salvaguardia del territorio
Prevenzione degli incendi boschivi: strategie e progetti per la salvaguardia del territorio
Gli incendi boschivi, amplificati dal cambiamento climatico e dalle attività umane, rappresentano una grave minaccia per ecosistemi, comunità e il clima globale. Iniziative come il progetto Robin Wood in Val di Susa puntano a prevenire e mitigare questi eventi attraverso interventi di selvicoltura preventiva che migliorano la resilienza delle foreste, riducono le emissioni di carbonio e proteggono biodiversità e territorio. Questi sforzi non solo limitano i danni ambientali, ma valorizzano anche le risorse naturali, favorendo uno sviluppo sostenibile.
Prevenzione degli incendi boschivi: strategie e progetti per la salvaguardia del territorio
Gli incendi boschivi, amplificati dal cambiamento climatico e dalle attività umane, rappresentano una grave minaccia per ecosistemi, comunità e il clima globale. Iniziative come il progetto Robin Wood in Val di Susa puntano a prevenire e mitigare questi eventi attraverso interventi di selvicoltura preventiva che migliorano la resilienza delle foreste, riducono le emissioni di carbonio e proteggono biodiversità e territorio. Questi sforzi non solo limitano i danni ambientali, ma valorizzano anche le risorse naturali, favorendo uno sviluppo sostenibile.
Gli incendi forestali: una minaccia sempre più devastante per ecosistemi e comunità
Gli incendi forestali rappresentano da sempre una delle principali minacce per gli ecosistemi naturali e le comunità umane, come dimostrato dal recente e devastante incendio in California, che ha ridotto in cenere abitazioni e distrutto biodiversità su migliaia di ettari. Per comprendere la portata di questi eventi, basta considerare che gli incendi verificatisi nella sola area di Los Angeles stanno interessando una superficie di circa 160 km², quasi pari all’estensione della città di Milano, con danni e perdite economiche stimate tra i 250 e 275 miliardi di dollari secondo le analisi della società meteorologica AccuWeather.
Questi fenomeni, conosciuti a livello internazionale come “wildfires” o “forest fires”, sono strettamente legati alla vegetazione, che funge da principale fonte di combustibile e favorisce la loro propagazione. Sebbene gli incendi costituiscano una componente naturale degli ecosistemi, la loro intensificazione e frequenza sono strettamente connesse a fattori climatici e antropici, rendendoli sempre più devastanti e difficili da controllare.
Situazione globale e prevenzione degli incendi boschivi in Italia e in Europa
Ogni anno, gli incendi boschivi distruggono oltre 350 milioni di ettari di vegetazione a livello globale, con impatti particolarmente gravi nelle regioni tropicali e boreali. In Europa, la maggior parte degli incendi è causata da attività antropiche, e il sud del continente rappresenta una delle aree più vulnerabili. Nonostante i progressi nella gestione degli incendi, il cambiamento climatico sta rendendo sempre più complessa la prevenzione e il controllo di eventi estremi.
In Italia, il rischio di incendi è in aumento anche nelle zone alpine, dove l’abbandono della gestione forestale e l’aumento delle attività legate al turismo aggravano il problema. Questo fenomeno rappresenta una grave emergenza, colpendo non solo gli ecosistemi naturali, ma anche le comunità locali.
Gli incendi boschivi rappresentano una duplice minaccia: da un lato distruggono foreste e biodiversità, dall’altro sono tra le principali fonti di emissioni di gas serra, con miliardi di tonnellate di carbonio rilasciate ogni anno. Tuttavia, le foreste che si rigenerano dopo un incendio possono gradualmente riassorbire parte di queste emissioni, contribuendo a mitigare il bilancio del carbonio.
La selvicoltura preventiva riveste un ruolo cruciale nella riduzione del rischio e dell’impatto degli incendi. Questa disciplina si basa sull’ecologia e sulle dinamiche degli ecosistemi forestali, e ha l’obiettivo di migliorare la resistenza e resilienza delle foreste, affinchè possano garantire nel tempo i servizi ecosistemici essenziali. Gli interventi di selvicoltura preventiva si concentrano sulla diversificazione della struttura dei popolamenti forestali, sulla diminuzione della biomassa combustibile presente, e sulla realizzazione di infrastrutture per mitigare gli effetti degli incendi. Un approccio innovativo consiste nell’integrazione della prevenzione degli incendi con il mercato dei servizi ecosistemici. I progetti che mirano alla riduzione del rischio incendio, e di conseguenza delle emissioni potenziali, possono ottenere riconoscimenti economici, generando risorse utili per la gestione forestale preventiva.
La lotta agli incendi boschivi richiede una comprensione sempre più approfondita del fenomeno e strategie efficaci a tutti i livelli, dal globale al locale. In questo contesto, il contesto italiano evidenzia l’importanza di un approccio integrato che combini prevenzione, adattamento ai cambiamenti climatici e coinvolgimento delle comunità locali.
Un progetto innovativo in Val di Susa
Per esplorare le potenzialità di un intervento forestale di generare impatti positivi per la conservazione del carbonio è stata avviata una collaborazione tra Walden S.r.l. e il DISAFA (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari) dell’Università di Torino, al fine di sviluppare una metodologia per la contabilizzazione degli impatti derivanti da selvicoltura preventiva e progettare due interventi forestali. La metodologia viene usata all’interno del progetto Robin Wood, che punta a migliorare la sicurezza e la resilienza delle foreste, sviluppando soluzioni innovative per garantire la loro protezione a lungo termine.
L’area oggetto di studio è stata la Val Susa, la quale, colpita nel 2017 da devastanti incendi forestali, necessita di interventi urgenti per prevenire e mitigare gli stessi disturbi. In particolare, con la collaborazione del Consorzio Forestale Alta Val Susa, sono state scelte due aree campione – una situata nel comune di Giaglione, e l’altra nel comune di Oulx, in frazione Beaulard.
L’area di intervento a Giaglione si estende per circa 7 ettari ed è caratterizzata da latifoglie, in particolare faggi e castagni, misti a larice. L’obiettivo principale dell’intervento forestale è mitigare la pericolosità degli incendi di intensità e severità medio-alta all’interno dei boschi di latifoglie presenti (soprattutto nelle faggete), tramite la riduzione di combustibili e specie più infiammabili.
La seconda area a Beaulard, si estende su 3,6 ettari, presenta pino silvestre ed è a monte del campeggio comunale. L’obiettivo principale di questo intervento forestale è ridurre il rischio di incendi di chioma ad alta intensità e severità nelle vicinanze del campeggio, e aumentare la capacità di autorigenerazione e resistenza del popolamento forestale.
Attraverso l’uso di modelli e software specifici è stato simulato il comportamento del fuoco nelle due situazioni attuali, ovvero in assenza di gestione preventiva; in seguito, sono state eseguite le simulazioni degli scenari dopo l’avvenuta degli interventi di selvicoltura preventiva; in questo modo sono stati quantificati gli impatti positivi degli interventi riguardo alla conservazione del carbonio.
Perché è importante questo progetto?
Le ragioni per cui progetti di prevenzione di incendi in ambito forestale come questi è importante sono molteplici:
- Mitigazione dei cambiamenti climatici: le foreste assorbono e immagazzinano anidride carbonica dall’atmosfera, contribuendo a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Prevenire gli incendi e quindi le emissioni del carbonio in atmosfera diventa prioritario.
- Salvaguardia della biodiversità: gli incendi boschivi distruggono habitat naturali e mettono a rischio la sopravvivenza di numerose specie animali e vegetali.
- Protezione del suolo: il fuoco può causare erosione del suolo e frane, con gravi conseguenze per l’ambiente e per le infrastrutture.
- Valorizzazione del territorio: foreste sane, gestite e sicure sono una risorsa fondamentale per lo sviluppo economico e turistico delle zone montane.
Quali sono i benefici attesi?
Si prevede che grazie a questo progetto si otterranno i seguenti risultati:
- Riduzione del rischio di incendio: gli interventi di prevenzione renderanno i boschi meno vulnerabili al fuoco, diminuendo la probabilità che si verifichino grandi incendi.
- Limitazione dei danni causati dagli incendi: nel caso in cui si verifichi comunque un incendio, i danni saranno significativamente minori grazie alle misure di prevenzione adottate.
- Miglioramento della salute del bosco: le pratiche selvicolturali sostenibili favoriranno lo sviluppo di boschi più sani e resistenti.
Aumento della resilienza del territorio: le foreste saranno in grado di resistere meglio agli stress ambientali, come la siccità e le alte temperature.
In conclusione
Il progetto di prevenzione e mitigazione degli incendi boschivi in Val di Susa rappresenta un esempio concreto di come sia possibile coniugare la tutela dell’ambiente con lo sviluppo sostenibile del territorio. Investire nella prevenzione significa tutelare il nostro patrimonio naturale per le generazioni future.