Il bosco della Formica, situato in località Croce Tournour nel comune di Paesana, rappresenta un esempio significativo di interazione secolare tra attività umane e ambiente naturale. Originariamente dominata da specie autoctone, l’area venne progressivamente disboscata durante il Medioevo per creare pascoli e terreni agricoli e fin al XX secolo la gestione forestale fu intensiva e focalizzata sulla produzione di legname e carbone. Il nome stesso attesta questa storica interazione: la parola “Formica” deriva dalla pratica utilizzata sull’area consistente nel dar fuoco alle sterpaglie per fertilizzare il terreno e mantenerlo pulito per il pascolamento. Nel primo dopoguerra vennero finanziate da parte dello stato numerose campagne di rimboschimenti, spesso con culture monospecifiche e con elevate densità di impianto, per contrastare il dissesto idrogeologico montano. Con l’abbandono delle aree forestali e con la diminuzione del valore del legname, questi popolamenti vennero completamente abbandonati, causando numerosi problemi su biodiversità, rischio di incendio ed erosione del suolo. L’area rappresenta anche un luogo di grande valore culturale, con antiche mulattiere che attualmente sono frequentate da ciclisti ed escursionisti che percorrono l’Orizzonte Monviso, giro ad anello dell’intera valle Po. Il progetto di gestione forestale attuale si inserisce in questo contesto, con l’obiettivo di preservare e valorizzare sia l’aspetto naturale che culturale del Bosco della Formica per le future generazioni, promuovendo un equilibrio sostenibile tra uomo e natura.